Si è svolta nelle scorse sere la cena natalizia del gruppo Noi di Chiavari, che in consiglio comunale è rappresentato da tre consiglieri.
Insieme agli eletti Roberto Levaggi (capogruppo), Daniela Colombo e Silvia Garibaldi, hanno partecipato molti sostenitori e candidati della lista che, come da risultato elettorale, è il primo movimento politico della città per numero di voti ottenuti.
Anche in virtù di questo consenso (ulteriormente cresciuto nelle scorse settimane, attraverso attestati di stima e riconoscimento per la fervida attività consiliare e per l’opposizione attenta e precisa), Levaggi, Colombo e Garibaldi hanno proposto – incontrando il consenso di tutti i presenti – di trasformare Noi di Chiavari in associazione e di aprirla alla città in termini di adesioni.

«All’inizio del prossimo anno – spiegano i consiglieri comunali – Noi di Chiavari diventerà associazione, per occuparsi ad ampio raggio dei problemi di Chiavari e delle zone limitrofe dell’entroterra. Chiunque voglia partecipare in termini di proposte e collaborazione sarà il benvenuto. Stiamo definendo lo statuto associativo. Abbiamo già la sede. Prossimamente comunicheremo tutti i dettagli. Intanto, proseguiamo e proseguiremo in consiglio comunale la nostra opposizione puntuale e, quando possibile, costruttiva. Rimandiamo al mittente, infine, l’aggettivo “rancorosi” che ci ha affibbiato il sindaco Di Capua. A lui e al collega Segalerba ricordiamo che l’opposizione si fa a suon di interrogazioni, mozioni e interpellanze. Se diamo fastidio, significa che stiamo cogliendo nel segno. Non ci arrenderemo mai alla logica del “non disturbare il manovratore”. Purtroppo Di Capua e Segalerba non sanno nulla di opposizione, avendo rinunciato a suo tempo a questo ruolo».