Dichiarazione di Roberto LevaggiDaniela ColomboSilvia Garibaldi e Sandro Garibaldi a proposito del bando dei parcometri.

Oggi il sindaco di Chiavari dichiara che il bando dei parcometri è stato ritirato perché «abbiamo ricevuto osservazioni da imprese interessate». Di Capua, come avviene spesso, mente sapendo di mentire. 
Il bando in questione è stato ritirato e successivamente revisionato perché presentava errori grossolani e copiose inesattezze, come segnalato dai gruppi consiliari Noi di Chiavari e Chiavari Sempre al Centro attraverso un’interrogazione protocollata in Comune lo scorso 22 Gennaio.

Siamo noi i primi a essere interessati, non già alla gara, ma al regolare svolgimento della stessa. Riteniamo di aver svolto con senso di responsabilità e in pieno spirito di collaborazione alla vita istituzionale il nostro compito di minoranza, che è quello di visionare scrupolosamente tutta l’attività di Palazzo Bianco e segnalare puntualmente qualsiasi tipo di anomalia.
Siamo contenti che il nostro lavoro sia servito. Molto meno che non venga riconosciuto. Il che, ovviamente, non riduce né ridurrà mai il nostro spirito critico e la nostra capacità di approfondimento, fatta nell’interesse di tutti i chiavaresi.

Purtroppo, questo “incidente” del bando prima emesso e poi ritirato, conferma ancora una volta le nostre perplessità sul fatto che il Comune di Chiavari “internalizzi” la gestione dei parcheggi, laddove in gran parte d’Italia e d’Europa questo servizio viene esternalizzato proprio perché di difficile gestione, specialmente per piccole realtà come quella di Chiavari.
A Palazzo Bianco gli uffici svolgono un lavoro enorme e qualificato, ma non possono avere competenze specifiche in materie complesse e delicate come una gara di questo tipo. Tant’è vero che, per perfezionare il bando, ci si è dovuti affidare a un consulente esterno.

Questo, insieme ai costi già alti della gara, non farà altro che pesare sulle casse del Comune.
Una spesa che si poteva tranquillamente evitare, lasciando la gestione a una ditta esterna, pur imponendo le proprie condizioni in materia di frazionamento orario e sosta agevolata per i residenti in sede di stesura del nuovo contratto.