La campagna elettorale è finita, ma purtroppo non per tutti. Invece di amministrare e pensare al bene di Chiavari, si continua a gettare fango sulla nostra lista civica e sul candidato Roberto Levaggi. Secondo l’ennesima catena di Whatsapp, ci sarebbe un’indagine aperta per verificare “se la campagna elettorale di Levaggi non sia stata pagata con i soldi pubblici”. L’autore del messaggio chiosa “cosa probabile e vergognosa”.

Come avevamo ampiamente previsto, stiamo rapidamente tornando alla Chiavari delle fazioni. Alla Chiavari dei buoni e dei cattivi. Degli amici e dei nemici. Piccole e grandi vendette si stanno consumando e si consumeranno ancora da parte di chi ha preso il governo della città.

A questo gioco al massacro noi non ci prestiamo. Faremo un’opposizione seria, puntuale, alla luce del sole. Il nostro candidato sindaco, Roberto Levaggi, è disponibile, conti e borderò alla mano, a smentire nella maniera più categorica tali illazioni. Non abbiamo toccato un soldo dalle casse del Comune a fini personali e, al contrario, abbiamo lasciato un bilancio in ordine, nessun debito e un avanzo di cassa di svariati milioni di euro. Sono tutte informazioni certificate e verificabili. Altrettanto non era successo al termine della precedente amministrazione.

Nel frattempo, l’autore di questo messaggio e tutti gli altri personaggi che hanno tristemente funestato la campagna elettorale – e dai quali l’attuale sindaco non ha mai preso le distanze, pur trattandosi anche di pregiudicati – sono stati denunciati presso le Forze dell’Ordine e presso l’Autorità Giudiziaria, che hanno avviato le opportune indagini. Quelle vere.

Siamo e restiamo il primo partito della città. Il gruppo più consistente dell’opposizione consiliare in Comune. Chiediamo e pretendiamo rispetto e non tollereremo, né adesso né mai, simili attacchi infondati. Ci tuteleremo ogni volta nelle sedi opportune, per la nostra onorabilità e per quella delle migliaia di chiavaresi che ci hanno votato.