In merito alle ultime voci che circolano in città a proposito di accoglienza ai migranti, messe in giro ad arte da un candidato sindaco solamente al fine di confondere gli elettori, il Sindaco di Chiavari Roberto Levaggi e tutta l’amministrazione comunale intendono precisare: “Non c’è nessuna destinazione a Chiavari per quanto riguarda i migranti. L’ipotesi dell’ex albergo Europa Tour, che gira in questi giorni, è totalmente destituita di ogni fondamento. Nei mesi scorsi, la Prefettura ha contattato il padrone della struttura, che non ha concesso la disponibilità. Il Sindaco Roberto Levaggi, informato immediatamente sulla questione, ha personalmente contattato il proprietario dell’ex albergo, che ha confermato la stessa versione. La struttura non è a disposizione”. “Purtroppo – prosegue Levaggi – constato con molta tristezza che i ripetuti appelli fatti da me e da altri candidati dell’area moderata a una maggiore continenza verbale, sia di persona che sui social network, e a una specchiata onestà intellettuale verso i chiavaresi sono stati prontamente disattesi, in particolare dallo stesso candidato sindaco e dai suoi sostenitori. Non avendo argomenti costruttivi da proporre all’elettore, preferiscono diffondere menzogne. Una pratica fortemente scorretta e che non smetterò mai di stigmatizzare”.
“Al momento – conclude Levaggi – la situazione reale sull’accoglienza dei migranti è la seguente: la mia amministrazione ha votato contro gli Sprar, perché ritengo che i Comuni siano fin troppo impegnati a gestire l’ordinario e che questo delicato tema sia compito di Governo centrale e Prefetture. Inoltre, lo stesso ministro dell’Interno non ha saputo fornire cifre esatte. In città non ci sono strutture pubbliche adatte per una dignitosa accoglienza e i privati sinora contattati dalla Prefettura non hanno dato disponibilità. Resta chiaro che, qualora ci fossero novità, l’amministrazione, una volta a conoscenza, sarebbe la prima a comunicarle. Il tutto nel rispetto dei miei concittadini. Rispetto che mi sembra manchi completamente da parte di una precisa formazione politica”.