Oggi si è tenuta a Chiavari un’importante e bellissima iniziativa che ha coinvolto la Guardia di Finanza, il Comune di Chiavari e l’Istituto Baliatico. Una storia che merita di essere raccontata.

Due anni fa, nel Maggio del 2015, in occasione della terza tappa del Giro d’Italia, che partì da Chiavari alla volta de La Spezia, i militari delle Fiamme Gialle sequestrarono una grossa quantità di gadget e merchandising del Giro d’Italia a un venditore, in quanto non era in regola con gli adempimenti e le denunce fiscali e aveva la licenza sospesa.
Tutto il materiale – si parla di un intero camion, oltre 40 colli di merce per un totale di 16mila pezzi tra magliette, penne e quant’altro, completamente originale, ufficiale e senza anno, quindi utilizzabile per ogni edizione – finì nei magazzini della Guardia di Finanza, sotto custodia.

Oggi dopo due anni e dopo che si sono esauriti tutti i ricorsi, quel materiale è stato dissequestrato e la Guardia di Finanza lo ha assegnato al Comune di Chiavari, in quanto luogo dove si consumò il reato di evasione fiscale.
La mia amministrazione ha quindi avuto la possibilità di indicare un ente a cui consegnare tutti questi innumerevoli articoli. Abbiamo scelto l’Istituto Baliatico, per le molteplici attività che questa istituzione porta avanti da sempre in favore del sociale, con particolare attenzione alle fasce più deboli. I gadget del Giro d’Italia andranno quindi in regalo a decine di bambini.
Grazie alla Guardia di Finanza, in particolare nella persona del colonnello Roberto Visintin per l’eccellente lavoro svolto non solo contro l’evasione fiscale ma anche verso le persone più bisognose. E grazie anche a Giovanni Nicola Dallorso, presidente del Baliatico, per essersi reso parte anche attiva in questa donazione e per il lavoro che porta avanti insieme a tutti i suoi collaboratori per la città di Chiavari.

Una storia in cui mi sono dilungato, ma lo meritava per il fine assai lieto e le finalità ancor più nobili.