Oltre mille eventi. Un incremento di presenze turistiche del 22% nel 2016. Nuovi locali aperti. Chiavari di nuovo al centro del Tigullio e dei flussi di visitatori dopo anni di isolamento e apatia. È il bilancio di cinque anni di politiche turistiche e recettive attuato dall’amministrazione Levaggi dal 2012 al 2017, con i dati che sono ufficiali in quanto certificati dall’Agenzia Regionale per il Turismo.

Il sindaco uscente – candidato per il secondo mandato con il sostegno delle liste Noi di Chiavari, Chiavari Sempre al Centro, Forza Italia e Lega Nord – ne ha parlato, insieme all’assessore comunale Daniela Colombo e al consigliere delegato per gli eventi giovanili Marco Rocca, in occasione di un convegno organizzato presso l’Hotel Monte Rosa. Sono state proiettate slide sui progetti realizzati e sono stati illustrati i futuri piani in caso di rielezione.

«Anzitutto – affermano Levaggi e Colombo – dobbiamo dire grazie al lavoro di tutti gli uffici del Comune di Chiavari, che con impegno, serietà e sacrificio hanno permesso questi importanti risultati. I complimenti, quindi, vanno rivolti ai vari dirigenti interessati, ma poi estesi a tutti i dipendenti comunali coinvolti. Noi, ad inizio mandato, abbiamo dato delle direttive ben precise, anche in base agli impegni che ci eravamo presi con gli elettori nel 2012. L’obiettivo primario era quello di riportare Chiavari al centro del Tigullio, di nuovo come punto di riferimento. Per una politica sbagliata, iniziata negli anni addietro e poi culminata con la carenza di eventi e di promozione della precedente amministrazione, Chiavari era decisamente sparita dai radar».

Il lavoro per riportare la città al centro dell’attenzione è iniziato sin da subito, con l’organizzazione di eventi specifici o con l’ospitalità concessa. I fiori all’occhiello sono il Festival della Parola, il Giro d’Italia, il Giro dell’Appennino, i Campionati europei di Scherma, i Campionati di Pallanuoto, il Cabaret, il Jazz in Piazza Fenice, il Porto al Centro, oltre alle tante iniziative in tutte le stagioni: le rassegne musicali, le feste patronali, le tradizionali serate di Natale e Capodanno, o quelle estive, come il Carnevale d’Agosto, le mostre.
«In generale è stato tutto un rifiorire, e molte sono state le iniziative dedicate anche ai giovani, che prima erano stati dimenticati (dj sets, silent disco). Abbiamo anche contribuito a superare la cesura tra centro città e lungomare, organizzando sempre più iniziative all’interno del porto turistico, sul lungomare, e riscoprendo Piazza dei Pescatori, che è uno scenario naturale e molto suggestivo per ogni tipo di manifestazione».

Il Comune deve dire grazie, per questi cinque anni, a tutte le associazioni di categoria e di volontariato che si sono prodigate per organizzare gli eventi, a cominciare da Ascom e Civ, ma anche le strutture legate alla Diocesi di Chiavari. Grazie anche agli sponsor, sia istituzionali che privati. Questi ultimi sono stati sempre più numerosi.

«Ora, premiati dai numeri e dalle persone, bisogna proseguire questo percorso virtuoso. Nel nostro programma elettorale il turismo occupa una parte rilevante. Anzitutto, vogliamo favorire con tutte le forze l’insediamento di strutture di ricezione turistico-alberghiera, come quelle che verranno installate nei pressi dell’ex Colonia Fara o che vorremmo veder realizzate nell’area di Colmata. Queste dovranno andare ad affiancare le strutture già esistenti, per potenziare nettamente l’offerta di posti letto. Più posti letto, infatti, significa più indotto, e quindi anche più occasioni di lavoro sul territorio, specie per i giovani. Pensiamo, ad esempio, al grande centro congressi che vorremmo far sorgere nell’area di Colmata e che dovrebbe rendere Chiavari frequentata per tutto l’anno».

L’azione dell’amministrazione Levaggi è sempre stata anche quella di promuovere Chiavari come città di cultura e di arte, soprattutto mediante la valorizzazione e ristrutturazione del patrimonio esistente e la sua diffusione (Palazzo Rocca, Civico Auditorium, Auditorium “San Francesco”, ex farmacia dei Frati Sala Livellara, Palazzo Comunale, vie e piazze cittadine), e per organizzazione di manifestazioni culturali (mostre, esposizioni, concerti, convegni). «Quest’azione – afferma il sindaco – va ora estesa alla grandissima tradizione enogastronomica locale e alla salvaguardia e promozione della peculiarità del commercio nel centro storico».
Le opzioni da intraprendere sono: creare un Ufficio Eventi che raggruppi tutte le manifestazioni della città; creare una consulta, interna all’Amministrazione, con i Comuni viciniori e coinvolgendo anche le associazioni di categoria, finalizzata a evitare duplicazioni di manifestazioni e facilitare la politica turistica territoriale per aree omogenee; realizzare un portale turistico dedicato a Chiavari e alle sue eccellenze; incrementare il turismo “outdoor”; incrementare la recettività alberghiera; puntare sul turismo internazionale approfondendo la comunicazione sull’affitto delle seconde case attraverso società specializzate quali Airbnb e Booking; incrementare e curare la sentieristica; creare un percorso fitness sul lungo Entella; incrementare le piste ciclabili; inserire codice QR sulle piantumazioni per avere informazioni sulle varie essenze; utilizzare il tempietto del parco di Villa Rocca per manifestazioni; migliorare la tensostruttura del parco di villa Rocca; proseguire nella programmazione di quei grandi eventi ormai tradizionali in ogni stagione; continuare e rafforzare il rapporto con le associazioni culturali, turistiche e sportive prendendo in considerazione tutte le aree del territorio comunale in modo da non mortificare le zone periferiche e, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, per tutta la durata dell’anno in modo da spalmare i flussi in tutto l’arco dell’anno; mantenere lo IAT; favorire l’attività sportiva essendo questa una grande occasione di aggregazione e socializzazione; coordinare attività di ospitalità tipo Bed & Breakfast e affittacamere con un maggiore controllo sugli abusivi e un censimento delle attività regolari; promuovere il territorio anche mediante la partecipazione a fiere internazionali e/o educational territoriali.

«Abbiamo notato – conclude Levaggi – come le politiche per il turismo siano state, insieme alla gestione del post-alluvione, i fattori più apprezzati dai chiavaresi, a proposito della nostra amministrazione. Vuol dire che siamo stati bravi, che siamo sulla strada giusta ed è quindi su questa che dobbiamo andare avanti».