Al termine del Consiglio Comunale di sabato scorso, come principale gruppo di minoranza, desideriamo condividere con i chiavaresi alcune riflessioni.

Noi di Chiavari ha votato contro all’ordine del giorno presentato dalla maggioranza sul tema del depuratore al Lido.
Come sempre, questa maggioranza si muove, in pensieri e opere, con la consueta faciloneria e superficialità. Abbiamo votato contro questo documento soprattutto perché è vuoto e inconsistente come le argomentazioni che Di Capua e soci hanno portato in campagna elettorale. L’amministrazione presenta un testo dove ribadisce il no al Lido e, contestualmente, indica in alternativa due siti – Piana di Seriallo e Lavagna Porto – che sono entrambi in zona rossa e quindi completamente esclusi da ogni ipotesi. Ci chiediamo come mai, al contrario, non si sia tenuto conto, nell’ordine del giorno, dell’opzione presentata a ridosso delle elezioni dal consigliere Canepa, oggi in maggioranza, e riguardante l’area di Preli. Il quale Canepa, peraltro, non pare ancora entrato nell’ottica del depuratore di vallata e continua a combattere una battaglia di retroguardia su più impianti.

Noi di Chiavari ha votato contro alla modifica dello statuto di Marina Chiavari.
Temiamo fortemente che Marina Chiavari, allargando i suoi ambiti di competenza, possa essere snaturata rispetto alla sua mission iniziale, ovvero quella di occuparsi del porto di Chiavari. La gestione dei parcheggi a una società “in house” può portare enormi criticità e, anzitutto, costringe a rinunciare a quell’introito annuale sicuro che era garantito da una realtà privata, che opera da anni a livello europeo e con un know how di tutto rispetto. Inoltre, abbiamo manifestato perplessità rispetto alla nomina di ben cinque consiglieri di amministrazione. La precedente giunta, la nostra, aveva introdotto la figura dell’amministratore unico per assicurare un risparmio in termini di finanze pubbliche. Il sindaco Di Capua ha garantito che il compenso che spettava all’amministratore unico verrà diviso tra i cinque consiglieri e che non ci sarà nessun costo ulteriore. Vigileremo attentamente su questo aspetto. Così come vigileremo sulla scelta dei dirigenti di Marina Chiavari. Auspichiamo che ruoli e competenze vengano affidati sulla base di curricula seri e comprovati. Non già seguendo la logica della spartizione delle poltrone. Anche se, passando queste da una a cinque, siamo già orientati a pensar male.

Noi di Chiavari rimarca l’atteggiamento del consigliere di maggioranza Giovanni Giardini che, in un impeto di megalomania, ipotizza di poter “aggiustare” a suo piacimento una decisione presa dal Consiglio Metropolitano, quella sul depuratore al Lido, in virtù della sua amicizia con il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco. Ci chiediamo cosa pensi Bagnasco di queste dichiarazioni e se non sia il caso di ricondurre la questione alla politica invece che al fatto personale.

Noi di Chiavari osserva come l’opposizione, dopo appena pochi consigli comunali, si sia ridotta ormai a uno sparuto gruppo di persone. Delle quali non sembra fare più parte il consigliere Lino Cama, sempre più stampella (anche se non richiesta né necessaria) della maggioranza. Cama vota a favore dell’ordine del giorno sul depuratore, un documento irricevibile per chiunque abbia un po’ di sale in testa, e riesce a far passare un suo emendamento sui soldi alle scuole private. Capiamo sempre di più tanti giochetti svoltisi tra il primo e il secondo turno elettorale. E capiamo il motivo di certe nomine recenti.

Noi di Chiavari continuerà a stigmatizzare queste pastette e proseguirà il suo percorso fatto di coerenza e chiarezza, nel pieno rispetto delle migliaia di chiavaresi che ci hanno dato la fiducia, consentendoci, nonostante tutto, di essere la prima forza politica della città.